Colpisce circa due milioni di italiani, di questi 9 su 10 sono donne tra i 30 e i 60 anni. È una malattia molto dolorosa, in parte ancora sconosciuta e invalidante. Chi ne viene colpito affronta difficoltà a livello sociale, relazionale e lavorativo. Ne parliamo con la dottoressa Moana Manicone, esperta di Medicina Termale alle Terme di Monticelli.
Conosciuta anche come sindrome fibromialgica o sindrome di Atlante, la fibromialgia è una patologia riconosciuta dall’OMS nel 1992.
Assieme alla dottoressa Moana Manicone delle Terme di Monticelli, esperte di Medicina Termale, abbiamo cercato di comprendere che cos’è la fibromialgia, quali sono i sintomi della fibromialgia e quali sono le opportunità per curare la fibromialgia.
Partiamo dall’inizio. La fibromialgia è una malattia reumatica extra-articolare, che colpisce in Italia circa due milioni di persone, il 90% donne tra i 30 e i 60 anni.
Sintomi della fibromialgia.
Il sintomo principale della fibromialgia è il dolore cronico, causato da una tensione muscolare, che può essere localizzata (le sedi più frequenti sono il collo, le spalle, la schiena e le gambe) o diffusa in tutto il corpo, e che può diventare così intensa da impedire le normali attività quotidiane, con ripercussioni negative sul lavoro, la vita familiare e i rapporti sociali.
Ma ci sono molti altri sintomi importanti come affaticamento, astenia, rigidità, sensazione di gonfiore, parestesie, tachicardia, disturbi del sonno, mal di testa e dolore facciale. Si riscontrano spesso anche disturbi cognitivi, gastrointestinali, urinari e della sensibilità (vista, udito e tatto), dismenorrea, vaginismo, alterazioni dell’equilibrio e della temperatura corporea, allergie e intolleranze:
“I disturbi sono tanti, per questo prima di approdare a una diagnosi il paziente deve consultare diversi specialisti, dal neurologo all’ortopedico, l’infettivologo e il reumatologo”, spiega la dottoressa Manicone.
La fibromialgia si può curare?
Nonostante la causa esatta della fibromialgia rimanga ancora un mistero, gli esperti concordano sul fatto che si tratti di un problema legato alla percezione anormale del dolore. Il trattamento farmacologico della fibromialgia può includere l’uso di antidolorifici, antinfiammatori non steroidei (FANS), antidepressivi e anticonvulsivanti. Questi farmaci mirano a mitigare i sintomi e a migliorare la qualità della vita dei pazienti. È importante sottolineare che il trattamento farmacologico va sempre personalizzato e monitorato attentamente, data la possibilità di effetti collaterali e l’interazione con altre terapie. I farmaci sono solo una parte del trattamento” prosegue la dottoressa Manicone. “L’approccio educativo per uno stile di vita regolare è fondamentale: si deve prestare attenzione a una corretta alimentazione, fare esercizio fisico (yoga, pilates o nuoto) e imparare tecniche di rilassamento. Non ultima, la terapia termale”.Terme e fibromialgia.
La terapia termale rappresenta un’antica pratica di benessere e salute, che negli anni ha trovato conferme scientifiche riguardo ai suoi benefici sul corpo umano. In particolare, l’idrokinesiterapia termale sfrutta le proprietà uniche delle acque termali per offrire sollievo e cura a chi soffre di disturbi muscolo-scheletrici, tra cui la fibromialgia.
“L’esecuzione di esercizi mirati in acque termali con determinate caratteristiche terapeutiche contribuisce a migliorare elasticità e forza fisica, ridurre il dolore e facilitare il rilassamento muscolare.
“Dopo una visita fisiatrica, si studia un percorso termale adatto al paziente che unisce balnoterapia a fangoterapia. A questi si aggiungono ginnastica posturale e massaggi decontratturanti per ridurre il dolore, sciogliere le rigidità e migliorare la funzionalità delle articolazioni”, conclude la dottoressa Manicone.
“Le acque salsobromoiodiche delle Terme di Monticelli hanno proprietà antinfiammatorie che associate all’attività del calore e coadiuvate dai fanghi ottengono un importante effetto benefico miorilassante. Inoltre, stimolano la sintesi delle endorfine che aiutano a sopportare meglio il dolore e a regolare il sonno”.