È questione di equilibrio freni e voglia di libertà. Che siano sharing o brandizzate le due ruote sono il nuovo motore coscienzioso e silenzioso di chi ama spostarsi con lentezza. “È andando in bicicletta che impari meglio i contorni di un paese, perché devi sudare sulle colline e andare giù a ruota libera nelle discese”, scriveva Ernest Hemingway.
C’è chi lo fa in modo estremo, come l’esploratore italiano Alessandro Da Lio partito in solitaria per compiere il giro del mondo a pedali in 28 mesi, e chi per viaggiare, scoprendo l‘ebbrezza di esplorare i luoghi in modo slow e sostenibile. Si parte con la famiglia o con un gruppo di amici, si usano i social per connettersi alle community dei ciclo viaggiatori e si studia un itinerari che al movimento unisca qualche stop: nei borghi più belli, per visitare musei, fare shopping dai produttori e vivere esperienze culturali e enogastronomiche.
Nuovi progetti cicloturistici.
Iniziato come un hobby per pochi avventurosi, oggi forma un vero e proprio esercito a pedali che solo in Italia muove un mercato di 5,5 miliardi di euro. Anche grazie alla bicicletta assistita, ai servizi sempre più diffusi e alle tante ciclabili che attraversano il mondo, Italia compresa. I capoluoghi italiani dell’economia della bici sono nello specifico dodici, guidati dalla coppia Pesaro e Bolzano, città in cui circa un abitante su tre si muove su due ruote. Per viaggiare, invece, ogni anno s’inaugurano e si completano le piste ciclabili, le strutture dell’ospitalità sono sempre più bike friendly e nascono progetti cicloturistici.
Tra i tanti, il progetto UpSlowTour nel Pinerolese, in Piemonte dove sono stati creati 15 anelli per oltre 400 chilometri di percorsi su strade secondarie asfaltate e sterrate. Ogni anello prevede una colonnina per la ricarica gratuita per le e-bike. Spostandosi verso sud , sotto il nome di Sicily Divide si contano 470 chilometri di ciclabili. Si dividono in due percorsi: uno da Trapani a Catania e uno alternativo con partenza da Palermo. Entrambi sono suddivisi idealmente in 7 tappe che vengono descritte e geo-referenziate sul sito web dedicato.
Ciclabili e ciclovie italiane.
Ciclopista del Sole è il ramo principale della rete nazionale di Bicitalia, e prevede un unico percorso che attraversa tutta l’Italia, da San Candido a Palermo. Attualmente è stato realizzato solo in parte, ma è comunque totalmente percorribile sfruttando strade già esistenti a bassa intensità di traffico. È parte dell’itinerario EuroVelo 7, che va da Capo Nord a Malta. Con 124 chilometri di piste riservate al transito ciclistico, invece, il Percorso cicloturistico Destra Po è uno dei più lunghi del territorio italiano, e si sviluppa sull’argine destro del fiume Po da Stellata di Bondeno, affascinante borgo in pianura, a Gorino Ferrarese. Un romantico itinerario che accompagna il fiume Po fino al mare, su un percorso pianeggiante e asfaltato.
Si chiama Garda by Bike la ciclabile intorno al Lago di Garda unisce una ventina di comuni (la maggior parte dei quali di grande fascino, da Sirmione a Limone sul Garda) e copre un percorso unitario di oltre 140 km, unico in Europa.
Pedaliamo in casa. Per un bike tour in Emilia Romagna.
Anche l’Emilia-Romagna ha i suoi assi nella manica. Non solo è terra di grandi campioni del ciclismo, ma con circa 9.000 chilometri di percorsi tra ciclovie, sterrati e gravel è una regione ad alto tasso di pedalata. È famosa la Via Romagna con 460 chilometri di bellezze naturali, città d’arte e borghi storici, mentre mette d’accordo gastronauti e sportivi la Food Valley che sviluppa tra Parma e Busseto, un itinerario in nome del buon cibo e della cultura.
Dalle Terme di Monticelli partono diverse vie ciclabili di varia lunghezza e, a disposizione degli ospiti e su richiesta, ci sono biciclette sportive.