Piccole e accoglienti, le città dell’Emilia, sono ricche di storia, architetture eleganti e atmosfere rilassate a ricordare che qui si vive bene. A una manciata di chilometri da Terme di Monticelli come Parma, o a cinquanta minuti di guida come Modena, valgono la scoperta. Anche in inverno con un ritmo diverso, più raccolto e intimo.
Parma senza tempo.
Parma, città d’arte e culla della gastronomia italiana, è il luogo ideale per immergersi nella cultura e nei sapori unici dell’Emilia. In inverno, strade e piazze si rivelano in tutta la loro bellezza. Tra mostre, musica e la scoperta di specialità come il culatello e il Parmigiano Reggiano ecco i nostri tips.
Assistere a un’Opera al Teatro Regio.
Nel mese di marzo 2025, il Teatro Regio di Parma presenta il “Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini con spettacoli l’1, il 5, il 7 e il 9. Una commedia vivace e brillante, ricca di intrighi, colpi di scena e arie celebri che incantano da generazioni: L’ouverture di Rossini, con il suo ritmo travolgente, è un capolavoro che cattura il cuore del pubblico fin dalla prima nota. Si consiglia di verificare la disponibilità dei biglietti e prenotare con anticipo.
Highlight: il Teatro Regio di Parma, inaugurato nel 1829, è considerato uno dei luoghi più prestigiosi per la lirica in Italia, famoso per la sua acustica straordinaria e per il legame indissolubile con le opere di Giuseppe Verdi.
Spezieria San Giovanni.
Annessa al monastero di San Giovanni, antico laboratorio farmaceutico del XVI secolo, è un luogo ricco di fascino, dove si intrecciano storia, scienza e spiritualità. Tra scaffali in legno intagliato, vasi in ceramica dipinta e antichi strumenti per la preparazione di rimedi naturali. La spezieria ha riaperto al pubblico il 20 ottobre 2024, dopo un lungo restauro che ha riportato alla luce la sua configurazione originale e ha ampliato il percorso espositivo con quattro nuove sale, per un totale di otto ambienti visitabile
Highlight: Gli straordinari vasi in maiolica decorati a mano, autentici capolavori di arte e funzionalità, che raccontano la tradizione erboristica dell’epoca.
Chiesa di San Francesco del Prato.
La Chiesa di San Francesco del Prato è un gioiello gotico recentemente restituito alla città dopo un lungo restauro. Con le sue eleganti linee architettoniche e le vetrate che filtrano una luce suggestiva, questa chiesa è un capolavoro che narra secoli di storia. Originariamente costruita nel XIII secolo, è stata anche un carcere, un capitolo della sua storia ben visibile nei graffiti lasciati dai prigionieri sulle pareti interne.
Highlight: L’imponente facciata gotica, ora riportata al suo splendore originale, è un simbolo di rinascita e uno spettacolo che lascia senza fiato.
Culatello: il gusto della Bassa.
La Bassa Parmense, dove le nebbie invernali creano l’ambiente ideale per la stagionatura, è il regno del culatello, un capolovaoro dal sapore unico al mondo. Tra le mete imperdibili, spicca l’Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense, un’elegante dimora storica che ospita le cantine di stagionatura del culatello e un ristorante stellato dove poterlo degustare.
Highlight: da gustare accompagnato da pane fragrante e un calice di Lambrusco.
Modena: Motori, tradizione e bellezza rinascimentale
Con i suoi simboli come la Torre Ghirlandina e il Duomo, e la passione per i motori, incarnata dal Museo Enzo Ferrari, la città unisce arte, storia e velocità in un mix speciale.. L’inverno è il momento ideale per scoprire i segreti dell’aceto balsamico tradizionale e godersi l’accoglienza calorosa delle sue osterie storiche.
Scoprire il Museo Enzo Ferrari.
Il Museo Enzo Ferrari di Modena celebra la vita e le creazioni del leggendario fondatore della Ferrari. Oltre alla collezione permanente di auto storiche, è interessante la mostra interattiva dedicata al design delle vetture Ferrari. Il futuristico edificio giallo, che richiama il cofano di un’auto, è già di per sé un’opera d’arte.
Highlight: “Musei Fan Experience” è il pacchetto dedicato ai veri appassionati della Ferrari, che vogliono respirare l’atmosfera delle corse nella Sala dei Campioni, rivivere la storia e i successi della Formula 1, provare l’adrenalina di un pit stop e assaporare un vero Gran Premio a bordo di un simulatore della Scuderia Ferrari.
Salire sulla Torre Ghirlandina.
A fianco dell’abside del Duomo, con i suoi 89,32 metri, si proietta verso l’alto la torre Ghirlandina, è il simbolo della città di Modena. La Ghirlandina è stata battezzata dai modenesi con questo vezzeggiativo per il doppio giro di balaustre che incoronano la guglia, “leggiadre come ghirlande”. La salita dei 200 gradini è ripagata da una prospettiva unica, soprattutto nelle giornate limpide invernali. Si consiglia di verificare gli orari di apertura e le eventuali visite guidate tematiche disponibili.
Highlight: “Musei Fan Experience” è il pacchetto dedicato ai veri appassionati della Ferrari, che vogliono respirare l’atmosfera delle corse nella Sala dei Campioni, rivivere la storia e i successi della Formula 1, provare l’adrenalina di un pit stop e assaporare un vero Gran Premio a bordo di un simulatore della Scuderia Ferrari.
Mercato Albinelli.
Il Mercato Albinelli, nel cuore di Modena, è più di un semplice mercato: è un luogo d’incontro dove la tradizione culinaria prende vita. Sotto la suggestiva struttura liberty, si susseguono banchi ricchi di prodotti freschi, dalle verdure di stagione ai migliori salumi e formaggi della zona. È il posto ideale per scoprire e acquistare eccellenze locali come il Parmigiano Reggiano, l’aceto balsamico tradizionale e una bottiglia di Lambrusco, da gustare o regalare. Una tappa imperdibile per chi desidera portare a casa un pezzo autentico di Modena.
Highlight: La fontana centrale in stile liberty decorata con eleganti motivi floreali e figure allegoriche, rappresenta un omaggio alla natura e alla vitalità del mercato.
Degustare l’aceto balsamico tradizionale.
Modena è il regno indiscusso dell’aceto balsamico tradizionale, un prodotto che racchiude secoli di storia e passione. Tra le esperienze, vale una visita l’Acetaia Malpighi, un viaggio sensoriale e culturale nel cuore di questa eccellenza: dalla cottura del mosto d’uva alla lunga maturazione in batterie di botti di legni pregiati. L’azienda, a conduzione familiare da oltre cinque generazioni.
Highlight: durante la visita si consiglia di assaggiare l’Aceto Balsamico Tradizionale DOP Extravecchio, invecchiato oltre 25 anni, una vera rarità dal sapore ricco e persistente, perfetto anche da gustare puro come elisir.