Un dolore alle articolazioni quando ci si alza dal letto, la cervicale che rimane contratta anche dopo il riposo, stanchezza che non passa. Il corpo ci sta comunicando un messaggio. Secondo il rapporto Censis–Grünenthal 2023, in Italia sono 9,8 milioni gli adulti che vivono con dolore cronico. Nelle fasce più anziane, la prevalenza di artrosi e artrite supera il 35% e può arrivare a coinvolgere la metà degli over 80 (dati Epicentro – Istituto Superiore di Sanità). Ma non è un fenomeno esclusivamente legato all’età. Periodi di inattività prolungata, smart working continuativo, riduzione dei tempi di recupero dopo sport o lavoro fisico e stress emotivo costante stanno anticipando l’insorgenza dei disturbi
Infiammazione: cosa è, come si presenta e come gestirla.
L’infiammazione è un meccanismo di difesa, una reazione naturale dell’organismo contro gli agenti patogeni. Talvolta, però, il sistema immunitario va in tilt e le nostre difese diventano alleate del nemico invece di combatterlo. Obiettivo dei ricercatori è quello di approfondire i meccanismi della risposta infiammatoria, in modo da individuare terapie in grado di tenerla sotto controllo e correggerne l’azione.
Come spiega il dottor Gianfranco Beltrami, direttore sanitario e scientifico di Terme di Monticelli, «molte delle malattie croniche più diffuse – dal diabete alle patologie cardiovascolari, fino ad alcune forme di tumore – condividono un terreno infiammatorio persistente. È un fenomeno lento, che lavora sotto traccia». La genetica può predisporre, ma è lo stile di vita a sostenerla: alimentazione sbilanciata, sedentarietà, stress prolungato, sonno irregolare. Per ridurre questa attivazione continua del sistema difensivo, la prevenzione passa soprattutto attraverso la qualità degli stili di vita.
Nella fase acuta l’infiammazione è un processo utile e circoscritto: il sistema immunitario invia cellule e mediatori nella zona interessata per eliminare la causa del danno e avviare la riparazione. Calore, arrossamento, gonfiore e dolore sono segnali che il corpo sta intervenendo. In condizioni normali, questa risposta si risolve in pochi giorni o settimane.
L’infiammazione cronica, invece, compare quando lo stimolo si prolunga nel tempo o quando la risposta non riesce a spegnersi correttamente. In queste circostanze l’organismo continua a produrre segnali infiammatori anche in assenza di una minaccia reale.
A differenza dell’infiammazione acuta, quella cronica non sempre dà sintomi immediati. Può rimanere silente per mesi o anni, mentre a livello interno altera la produzione di citochine e mediatori e finisce per compromettere la funzionalità dei tessuti.
Dieta antinfiammatoria e movimento. Cibo e attività fisica come regolatori dell’equilibrio.
Gli studi più recenti stanno ridefinendo l’approccio clinico. Non si tratta più di “spegnere il dolore”, ma di intervenire sulle condizioni che lo originano. Una dieta antinfiammatoria include alimenti ricchi di omega-3 (pesce azzurro, noci), polifenoli (frutti di bosco, tè verde, curcuma) e fibre (verdura, legumi, cereali integrali). È importante evitare zuccheri raffinati, grassi trans e alimenti ultraprocessati.
Anche il movimento è importante e non è un optional: è un regolatore biologico. Favorisce la circolazione, regola la risposta immunitaria, riduce la massa grassa viscerale (un tessuto metabolicamente attivo nella produzione di mediatori infiammatori) e migliora la sensibilità insulinica. «La salute non è una condizione statica, ma un equilibrio dinamico» ricorda Beltrami. «Il corpo non si ripristina fermandosi, ma muovendosi con gradualità, continuità e consapevolezza».
L’acqua terme come spazio di recupero.
È in questo quadro che l’acqua termale assume valore terapeutico: il galleggiamento riduce la pressione sulle articolazioni, la temperatura favorisce il rilassamento della muscolatura, la resistenza naturale dell’acqua stabilizza i gesti. Ciò che a terra sarebbe difficile, in acqua torna possibile.
La temperatura termale favorisce il rilascio della muscolatura profonda, riducendo quella contrazione difensiva che, nel tempo, irrigidisce il movimento. La resistenza naturale dell’acqua distribuisce lo sforzo in modo uniforme, permettendo di lavorare sulla forza senza generare picchi di stress sui tendini e sulle cartilagini.
All’interno delle piscine termali di Monticelli, il corso Hydrofit nasce proprio con questa logica. Non è un’attività ricreativa e non è un allenamento intenso. È un lavoro guidato, graduale, che accompagna il corpo a ricostruire la sua fluidità, migliorare la mobilità articolare e recuperare una forza di base stabile. Consente di muoversi senza dolore, secondo ritmi che il corpo può sostenere