Salgono e scendono le allerte smog, giorni da bollino rosso con concentrazioni di inquinamento importanti che avvolgono città e pianura. Sempre più spesso, l’alta concentrazione di polveri sottili, dovuta anche ai prolungati periodi di siccità, può provocare danni alla salute, in particolare all’apparato respiratorio.
Le particelle di smog, infatti, hanno un effetto irritante e infiammatorio sulle vie aeree, favorendo lo sviluppo di malattie croniche dell’apparato respiratorio. Ogni giorno le vie respiratorie vengono esposte al passaggio di grandi volumi di aria che contengono sostanze tossiche, polveri, agenti chimici e microrganismi.
Sebbene l’apparato respiratorio possieda svariati meccanismi biologici di difesa i quali, in situazioni di normalità, sono in grado di opporsi agli agenti lesivi, l’azione prolungata di diverse cause concomitanti (fumo di sigaretta, inquinamento ambientale polveri chimiche) può compromettere il sistema difensivo del nostro organismo. Inquinamento e cambiamento climatico, in particolare l’aumento della temperatura, influiscono sulla stagione di pollinazione (che rispetto al passato è più lunga) e contribuiscono a stimolare le risposte allergiche nella popolazione e si prevede entro il 2030 quasi il 40% degli italiani soffrirà di rinite allergica.
Cure termali antismog.
“Le cure termali, se affiancate a quelle farmacologiche tradizionali, sono un aiuto importante per contrastare i danni dell’inquinamento, in particolare riguardo alle forme infiammatorie recidivanti o croniche, come la BCPO (la broncopolmonite cronica ostruttiva), e per stimolare le difese immunitarie locali e sistemiche dell’organismo”, spiega la dottoressa Moana Manicone, esperta di medicina Termale.
Lo confermano importanti studi pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche, a partire dal 1913 quando su Jama uscì uno dei primi articoli su questo tema. “Studi successivi hanno dimostrato come l’idrogeno solforato presente nelle acque sulfuree diminuisca lo stato infiammatorio delle vie aeree, oltre a svolgere azione fluidificante sulle secrezioni di muco caratteristiche delle malattie infiammatorie respiratorie. A questi effetti benefici si aggiunge il sinergismo dell’acqua termale salsobromoiodica con la sua azione antinfiammatoria e stimolante del sistema immunitario”.
Anche i fanghi sono importanti. Aumentando la tollerabilità alla fatica muscolare contribuiscono ad aumentare l’espansione della gabbia toracica, spesso ridotta grazie alla maggiore funzionalità dei muscoli respiratori accessori. “Idroterapia, inalazioni e fanghi diminuiscono lo stato infiammatorio e la congestione, facilitando l’espettorazione: l’obiettivo è aumentare l’intervallo tra il manifestarsi di episodi acuti e ridurre l’intensità degli eventi riducendo alla stesso tempo la terapia farmacologica”.
In sintesi
L’utilizzo delle acque termali, soprattutto di quelle sulfuree, è indicato per:
- contrastare efficacemente i danni prodotti dagli inquinanti ambientali: hanno effetto rigenerativo sulla mucosa respiratoria e antiossidante
- diminuire lo stato infiammatorio
- allungare gli intervalli di comparsa dei sintomi
- prevenire il riacutizzarsi delle affezioni croniche
- stimolare le difese immunitarie
È importante ricordare: prima di intraprendere un percorso termale è necessaria una visita dal proprio medico di base o dallo specialista, che prescrivano modalità e tempi della cura.