Il ginocchio è una delle articolazioni più sollecitate e, al tempo stesso, più vulnerabili. In Italia circa il 10% della popolazione adulta soffre di artrosi, con oltre la metà degli over 60 colpita in forma più o meno grave. A questi numeri si aggiungono i traumi sportivi: si stima che ogni anno nel nostro Paese vengano registrate circa 150.000 lesioni al legamento crociato anteriore, essendo questo uno tra i problemi più frequenti per chi pratica diversi sport, tra cui calcio e sci. Dolore, rigidità, perdita di mobilità e tempi lunghi di recupero sono conseguenze che incidono profondamente sulla qualità della vita.
Per affrontare queste patologie i trattamenti chirurgici e farmacologici si integrano con percorsi di prevenzione, cura e riabilitazione.
È proprio in questa prospettiva che le Terme di Monticelli hanno scelto di ampliare la loro équipe medica, inserendo la figura del dottor Massimo Cattani, ortopedico chirurgo specializzato nella chirurgia protesica del ginocchio e nella traumatologia sportiva. Lo abbiamo incontrato per capire meglio come si affrontano oggi artrosi e traumi, e quale ruolo possono avere le terme in questo percorso.
Perché oggi l’integrazione tra chirurgia ortopedica e riabilitazione in ambiente termale rappresenta un’opportunità rilevante per i pazienti?
L’integrazione è importante perché consente di accompagnare il paziente lungo un percorso completo: dalla diagnosi al trattamento, conservativo o chirurgico, fino alla fase riabilitativa. In questo senso le terme rappresentano un contesto ideale: accanto alle tecniche fisioterapiche come tecar, laser, magnetorapia e tecniche kinesiterapiche (che possono essere eseguite con il terapista al lettino o in palestra) si aggiunge l’idrokinesiterapia, che sfrutta i benefici dell’acqua termale a 34 gradi. L’ambiente acquatico facilita il movimento e permette di lavorare sulla mobilità e sull’iniziale tonificazione muscolare, con maggiore sicurezza. Non va sottovalutato, inoltre, l’aspetto psicologico: la dimensione collettiva delle piscine termali favorisce la motivazione e il senso di condivisione, elementi che incidono positivamente sul recupero.
Il ginocchio è una delle articolazioni più delicate e più sollecitate: quali sono oggi le problematiche che incontra più spesso nella sua pratica clinica?
Le principali riguardano due ambiti: da un lato le patologie degenerative, in particolare l’artrosi; dall’altro la traumatologia sportiva. Nel primo caso è importante sottolineare che un’alta percentuale di pazienti può essere trattata in maniera conservativa, con farmaci, terapie fisiche e riabilitazione, senza dover ricorrere alla chirurgia o potendola posticipare.
L’artrosi del ginocchio è molto diffusa: cos’è e come si affronta?
L’artrosi è una patologia degenerativa che colpisce in particolare le articolazioni portanti come anca, ginocchio e caviglia. Non esiste una cura definitiva: si lavora sulla prevenzione e sul controllo dei sintomi. Nella fase prechirurgica vengono utilizzati farmaci, fisioterapia, trattamenti fisici; inoltre si può intervenire sull’ambiente intrarticolare con infiltrazione di diverse sostanze tra cui acido ialuronico, Prp, fattori di crescita. “L’artrosi può quindi evolvere sia da un punto di vista radiologico – fino a mostrare contatto diretto tra le ossa dell’articolazione – sia da un punto di vista clinico, con esacerbazione e persistenza dei classici sintomi associati all’artrosi come dolore continuativo, gonfiore, deformità e perdita di articolarità. In queste situazioni l’indicazione può diventare chirurgica sostitutiva, portando all’impianto di una protesi. Dopo l’intervento la fisiokinesiterapia precoce è fondamentale per prevenire la rigidità articolare, ridurre il dolore e riportare precocemente il paziente a deambulazione e mobilità fisiologiche: i pazienti che affrontano affrontano la riabilitazione con costanza e con il supporto di un fisioterapista esperto ottengono risultati rapidi e duraturi.
Qual è il ruolo delle terme in questo percorso?
Le terme rappresentano un valore aggiunto importante, perché permettono di integrare le terapie tradizionali con l’idrokinesiterapia. L’acqua termale calda riduce il dolore, favorisce il rilassamento muscolare e consente di eseguire movimenti che a secco risulterebbero difficili, tanto nelle prime fasi del recupero, come anche nelle fasi più avanzate del percorso riabilitativo. A Monticelli questo percorso si completa con palestre attrezzate e con un’équipe fisioterapica specializzata che lavora in sinergia con il medico ortopedico.
Prevenzione: cosa possiamo fare per proteggere le nostre ginocchia?
Tre aspetti sono fondamentali: mantenere il peso forma, scegliere attività sportive a basso impatto – come bicicletta e nuoto, e rinforzare la muscolatura che stabilizza l’articolazione. Sono tre azioni semplici ma decisive, che possono ridurre il rischio di sviluppare artrosi in età precoce.
Ci sono campanelli d’allarme da non sottovalutare?
La sensazione di scroscio articolare e la graduale comparsa di dolori ricorrenti anche se temporanei, sono segnali da valutare tempestivamente. In alcuni casi è sufficiente un ciclo di infiltrazioni intrarticolari per alleviare il dolore e migliorare l’articolarità, oltre alle altre tecniche fisio e kinesiterapiche già descritte. Nei quadri più avanzati, ma che coinvolgono solo una parte dell’articolazione, si può intervenire con una protesi parziale, evitando che la situazione evolva verso forme più gravi. Va ricordato, però, che l’artrosi può essere anche silente: il dolore acuto talvolta emerge solo dopo un evento scatenante, quando il processo degenerativo è già in fase avanzata.
Dalla rottura dei legamenti alle patologie da sovraccarico, la traumatologia sportiva è un ambito complesso: come si affronta e in che modo le terme possono accelerare il ritorno in campo?
La traumatologia sportiva riguarda sia i traumi acuti – come le rotture dei legamenti e dei menischi – sia le patologie da sovraccarico che interessano cartilagine e tendini in età giovanile. La sfida è duplice: curare il danno e riportare l’atleta, professionista o amatore, al livello di prestazione precedente. In questo percorso le terme rappresentano un grande alleato: l’acqua termale consente di lavorare fin da subito su mobilità e tono muscolare, riducendo i tempi di recupero e il rischio di recidive.