Un recente studio pubblicato su Environmental Psychology conferma che le persone sono più felici del 5,2 per cento quando si trovano vicino all’acqua, con effetti evidenti anche sul rendimento intellettivo e sulla concentrazione. Il motivo? L’acqua ci riporta al nostro stato naturale
“L’acqua è la forza motrice della natura“
Leonardo da Vinci
Le pratiche che mettono l‘acqua termale al centro delle terapie riabilitative sono conosciute fin dall’antichità, apprezzate sia da medici e fisioterapisti, che dai pazienti: stimolano la ripresa motoria, incidono sul potenziamento muscolare, rafforzano l’autosufficienza.
Si utilizzano in campo ortopedico e neurologico, nel trattamento di lesioni traumatiche post immobilizzazione, come nel post operatorio dei vari distretti anatomici: spalla, anca, ginocchio, caviglia e colonna vertebrale. Dalla reumatologia alla traumatologia, grazie ai risultai ottenuti, la riabilitazione in acqua è entrata a pieno titolo nei percorsi di cura.
La semplice vista dell’acqua o ascoltare il suono delle onde contribuiscono ad abbassare i livelli di cortisolo aumentando, invece, quelli della serotonina, il neurotrasmettitore della felicità: “nella mente si risveglia un’antica armonia, fatta di fluidità e leggerezza, di movimento costante e maestoso”, continua Marchesi. “Se al suono, allo stato di benessere che si ottiene galleggiando in mare o in una piscina si uniscono le proprietà delle acque termali gli effetti sono ancora più potenti. La temperatura calda dell’acqua e i minerali presenti aiutano a ridurre la tensione muscolare e lo stress, favorendo una sensazione di calma e felicità”.